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Consiste nella sepoltura in un loculo o tomba, costruiti con opere murarie dal Comune o dai privati concessionari di aree.

La salma viene racchiusa in una duplice cassa, una di legno, l’altra di metallo ed ermeticamente sigillata. Ogni feretro deve contenere un solo cadavere. La cassa viene posta in un loculo, che poi viene chiuso con muratura e intonacato nella parte esterna. Tale chiusura può avvenire con elemento in pietra naturale o con lastra di cemento armato vibrato o altro materiale, come dice la legge. I processi di ossidazione sono estremamente lenti nella tumulazione, data la difficoltà di scambio di ossigeno con l’esterno, infatti è previsto un periodo almeno di 40 anni per la scheletrizzazione. Per avere diritto alla tumulazione si deve essere titolari di una concessione di uso di un loculo, di una cappellina o tomba di famiglia. Tale concessione va richiesta al Comune in cui avverrà la sepoltura e pagato il corrispettivo. Con la concessione, la salma resta tumulata nel loculo a cui é stata assegnata, per tutto il periodo stabilito dal Comune di riferimento. La salma non può essere privata da nessuno del diritto di sepolcro, sia nel loculo che nella tomba di famiglia. Il comune controlla che non siano effettuate variazioni a danno della salma avente diritto alla tumulazione nella tomba di famiglia o titolare della concessione del loculo. Documentazione:

  • Permesso di seppellimento rilasciato dall’Ufficiale di Stato Civile
  • Autorizzazione al trasporto rilasciata dal Sindaco o suo delegato
  • Verbale di incassatura della salma redatto dall’Ufficiale di Polizia Mortuaria della A.S.L. competente
  • Certificato rilasciato dal Sanitario responsabile del servizio di igiene pubblica dell’Asl

Questi documenti saranno ritirati dal necroforo comunale alla consegna del feretro e conservati presso l’Ufficio.

Tumulazione in tombe o cappelle di famiglia

La tumulazione può avvenire in sepolture familiari già esistenti. La durata della concessione è di circa 99 anni. L’uso delle sepolture private è riservato alla persona che ne ha acquisito la concessione e a quelle della sua famiglia fino al completamento della capienza. La famiglia del concessionario è composta dagli ascendenti, dai discendenti in linea retta e dai collaterali, ampliata agli affini, fino al 6° grado. Per il coniuge, gli ascendenti e discendenti in linea retta il diritto alla tumulazione è già implicitamente acquisito dal concessionario, all’atto dell’ottenimento della concessione. Per i collaterali, gli affini e i conviventi, oltre che per i soggetti che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti della famiglia del titolare del sepolcro, la sepoltura deve essere autorizzata di volta in volta dal titolare della concessione, o in caso di morte del titolare, da uno dei suoi eredi, con una apposita richiesta formale sottoscritta ed autenticata ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, che andrà presentata all’ufficio competente per avere il nulla osta. I requisiti per poter prenotare sepolture per famiglie e collettività, sono la maggiore età e l’appartenenza ad un nucleo familiare autonomo. L’autorizzazione all’apertura del sepolcro (loculo o tomba di famiglia) è competenza del titolare della concessione, degli eredi dopo la sua morte e se non ci sono più eredi, può procedere d’ufficio l’Amministrazione comunale. Ricongiungimento: Si intende la possibilità di seppellire l’uno accanto all’altro o nello stesso cimitero, persone che in vita sono state molto vicine. Si può richiedere per ricongiungere coniugi, genitori e figli. In tal caso il titolare di una concessione o i parenti più prossimi debbono presentare la domanda al Comune di riferimento.